Servito da scrittoio in maiolica con decoro floreale e bordi rossi composto da unico pezzo con 2 calamai e un portapenne
A Pesaro nel 1763 viene fondata, per volontà del coltissimo Gianandrea Lazzarini, la manifattura di maiolica fina, incaricando due ceramisti di fine e aggiornato mestiere lodigiano, Antonio Casali e Filippo Callegari. La loro produzione riesce a raggiungere il successo grazie al continuo studio tecnico-artistico dei modelli di forme e decori. Ma il salto di qualità arriva attorno al 1776 quando riescono ad acquistare i segreti della tavolozza a piccolo fuoco. Straordinaria sarà l'interpretazione pesarese del motivo decorativo a piccolo fuoco più in voga in tutta Europa: un gioco floreale dal disegno stilizzato, dominato da una rosa recisa, chiamato spesso nei documenti d'epoca all'uso di Trasburgo perché derivante da un'invenzione della manifattura di maiolica Hannong a Strasburgo, in Francia. La rosa pesarese assume subito un carattere molto particolare nel disegno del bocciolo circolare e del petalo maggiore, che assume un disegno ovoidale o leggermente incurvato, chiamato con un sottile velo ironico a cozza, rendendolo facilmente riconoscibile. Questo porterà il motivo alla rosa pesarese ad ornare molti servizi da tavola, con crescente successo, entrando nella consuetudine del pregiato dono matrimoniale di alta classe.