Tra i vari confronti possibili si guardino i due vasi, provenienti probabilmente da una farmacia dell'ordine domenicano ed oggi nella Raccolta Acerbo dei Musei Civici di Loreto Aprutino (PE) (inv. 348-349) databili all'inizio del XVIII secolo; per il gruppo dipinto, nella stessa raccolta, i due albarelli della seconda metà del XVIII secolo ai numeri di inventario 25 e 27.
Già nella collezione di Umberto Gori.
Rifacimenti, difetti e restauri