L’opera scientifica e pratica di Frank e il suo decennio di insegnamento rappresentano una fase importante nella vita dell’Ateneo: al tempo del suo arrivo a Pavia gli allievi di medicina pratica erano 44, mentre più tardi egli poteva raccontare nella sua autobiografia che il loro numero era cresciuto al punto di dover ampliare la sede per le cliniche; una nuova sala fu infatti apprestata per gli ammalati mentre sorgeva l’anfiteatro per la clinica chirurgica.
Si trasferì poi a Vienna, e, in seguito a Vilnius e a S. Pietroburgo, dove divenne medico personale dello Zar Alessandro I e Direttore dell’Accademia Medico-Chirurgica Militare.