Lettera datata 29/6/1988
"Carissimo Giovanni,
il bel ricordo di un dolore per un pugno orgoglioso sferrato sulla mia spalla! Ora che la fatica è conclusa gli attimi trepidi di totale adesione a ciò che ho sempre creduto esser la via dei "grandi" sembrano dileguarsi per i veleni incontrollabili che stanno appestando questa Venezia eroica. Una grande avventura per avventure parallele. Il pieno, il vuoto, l'assenza, la fuga, ma non sono questi gli eterni problemi dell'arte? Come è possibile sposarne uno e uno solo fino alla morte? Il desiderio è l'unico inafferrrabile motivo compagno di vita. L'idea di guardarmi alle spalle mi fa inorridire, ho sempre davanti a me ogni giorno questo filo sottile sul quale l'arte si incammina da secoli.
Con eterna amicizia
Mimmo Paladino"