Panoramica stampa antica di Messina inserita nel Nouveau Theatre d’Italie edito da Pierre Mortier ad Amsterdam

In origine la lastra fu adoperata da Joan Blaeu nel 1663 per il suo Admirandorum Neapolis et siciliae regnorum terzo volume dell'incompiuto progetto sulle città italiane dal titolo Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, che avrebbe dovuto superare in bellezza, fama e prestigio le Civitates Orbis Terrarum di Braun e Hogenberg che risalivano ad ottant'anni prima.

Il programma di Blaeu non fu completato fino a quando i rami salvatisi dallo spaventoso incendio del 1672 che gli distrusse l'officina cartografica non finirono, battuti in asta, nelle mani di Pierre Mortier, il quale li integrò e riutilizzò per il suo Nouveau Theatre d’Italie. 1704

La stampa antica di Messina nell'edizione del Mortier è riconoscibile per la sua aggiunta sotto il titolo del nome col luogo di edizione 8a Amsterdam).

La veduta, finemente incisa, è estremamente panoramica e suggestiva: il porto di Messina con una processione di imbarcazioni in uscita domina la scena, mentre la città è protetta da castelli e mura oltre le quali l'occhio si perde su colline alberate e coltivate; nel basso una lingua di terra scura (Reggio Calabria)  identifica lo stretto di Messina. Vi sono ben 167 (da 1. Arsenale a 167. La Catona) rimandi a punti notevoli di Messina sparpagliati in tutta la raffigurazione.

la pagina del libro incisa in basso a destra è la n. 28.

Tagli verticali sulla linea della piega in alto e in basso. Piccoli strappi in alto.