Scholaro di Michel Angelo da Caravaggio", come lo descrisse Pellegrino Antonio Orlandi (1706), Nicolò Musso gravitò a Roma - risedè nella parrocchia di San Lorenzo in Lucina - negli anni in cui il Merisi realizzò alcuni dei suoi capolavori.
La Salita al Calvario, per stilemi e per intensità, dialoga con le opere messinesi di Caravaggio. Virgilio Saccà ne Michelangelo da Caravaggio: studi e ricerche del 1906 indica quattro quadri del Merisi raffiguranti altrettanti episodi della passione tra cui una bellissima opera, raffigurante "La Salita al Calvario con Gesù, la Vergine Addolorata e due manigoldi" di cui uno che suona la tromba.
Quasi ad eco di queste parole, la traduzione figurativa del Musso presenta un manigoldo che suona la tromba a sostituire la canonica presenza della Vergine Addolorata.
Non solo, la figura all'estrema destra richiama il Giuda della Presa di Cristo e il Tommaso nella tela oggi conservata a Potsdam.