TITOLO:
1) De Veteribus Aegyptiorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
2) De Antiquis Romanorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
3) De Veteribus Christianorum Ritibus Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
AUTORE: Casali Giovanni Battista
ANNO: 1644/1645
TIPOGRAFIA: Roma apud andream phaeum
DESCRIZIONE: Un volume in quarto (cm. 22 x 16,5) di pagine (20), 1 - 93, (10), 95 - 269, (19); (22), 496, (70).
Nel testo della prima parte sono presenti 12 xilografie, e 5 illustrazioni incise in rame fuori testo una delle quali su doppia pagina.
Nel testo della seconda parte sono presenti 19 xilografie, e 11 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.
Nel testo della terza parte sono presenti 8 xilografie, e 7 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.
Al frontespizio della prima parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Giulio Mazzarino.
Al frontespizio della seconda parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Alessandro Bichio.
Il frontespizio della terza parte é inciso in rame entro ampia bordura di tipo architettonico figurato e comprende lo stemma del dedicatario papa Innocenzo X.
Bella legatura coeva in piena pergamena morbida, con unghiatura anteriore e il titolo manoscritto al dorso; sguardie rinnovate.
Esemplare bello e genuino, con lieve brunitura di alcuni fascicoli. Al frontespizio della prima parte compaiono la firma seicentesca di appartenenza di "Cornelio Francescucci", vecchi timbri di biblioteche, tra i quali quello di cessione come "duplum della bibl. Vittorio Emanuele.
Collazionato completo, salvo per la mancanza dell'ultima carta della terza parte, che é stata supplita con un professionale facsimile stampato su carta antica (vedi la foto n. 11).
Giovanni Battista Casali, nato a Roma nel 1578 fu ecclesiastico e dottore in leggi. Camerario dell'ospizio di S. Trinità dei Pellegrini, acquistò rinomanza presso i contemporanei per i suoi studi di antichità e le raccolte di materiali archeologici sistemate nella sua casa di Campo Marzio e in un giardino alla Marmorata. Morì a Roma nel 1648, e fu sepolto nella chiesa di S. Agostino.
Si rese noto nel mondo degli eruditi soprattutto per le sue ricerche sui riti sacri e profani. Nel 1644 faceva stampare a Roma un opuscolo De veteribus Aegyptiorum ritibus. Seguirono le dissertazioni De antiquis Romanorum ritibus (ibid. 1644) e De veteribus sacris Christianorum ritibus (ibid.1645). L'opera fu nuovamente pubblicata a Roma nel 1647 dal tipografo Bernardino Tani, sotto il titolo di Sacrae profanaeque religionis vetustiora monimenta (una ulteriore edizione con il titolo De profanis et sacris veteribus ritibus opus tripartitum, fu stampata Francofurti et Hannoverae nel 1681). E' anche autore di uno studio sulla topografia e le antichità romane, che avrebbe visto la luce nell'anno santo del 1650 con il titolo De Urbis ac Romani olim imperii splendore. Il primo possessore del volume, Cornelio Francescucci, fu Curato di S. Pietro e visse tra XVI e XVII secolo. La sua raccolta di libri fu donata nel 1738 alla biblioteca del convento di S. Maria della Scala.
COMPLETO: Sì